Il consumo regolare di energy drink può avere effetti immediati sul cuore, che variano in base alla quantità assunta, alla sensibilità individuale e alle eventuali condizioni di salute preesistenti. Queste bevande, spesso percepite come innocue e utili per combattere stanchezza e cali energetici, contengono ingredienti che influiscono significativamente sulla funzione cardiovascolare, soprattutto nel breve termine. Chi ne fa uso quotidiano o in grandi quantità dovrebbe essere consapevole dei rischi accertati dalla comunità scientifica.
Come agiscono gli energy drink sul cuore
L’effetto più immediato degli energy drink sul cuore è legato alla stimolazione dovuta alla caffeina, il loro ingrediente principale. La caffeina è nota per la sua capacità di bloccare i recettori dell’adenosina nel cervello, riducendo la sensazione di stanchezza e aumentando la prontezza mentale. Tuttavia, questi benefici sono accompagnati da un’azione diretta sul sistema cardiovascolare. Dopo circa quattro ore dall’assunzione di un energy drink, si osservano effetti come:
- Aumento dell’intervallo QT: si tratta del tempo che i ventricoli del cuore impiegano per generare un nuovo battito cardiaco. Un prolungamento anche di pochi millisecondi, rilevato in chi ha assunto queste bevande rispetto a chi ha bevuto placebo, può promuovere aritmie e alterazioni del ritmo cardiaco, aumentando il rischio di fibrillazione ventricolare, una condizione potenzialmente fatale.
- Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia): la caffeina stimola il cuore, accelerando i battiti in modo anche marcato, effetto che può risultare pericoloso per chi ha patologie cardiovascolari o assume altre sostanze stimolanti.
- Incremento della pressione sanguigna: sia la pressione sistolica che quella diastolica possono aumentare dopo il consumo di energy drink, mediamente da 4 a 5 mm Hg rispetto al normale. Questo aumento, sebbene temporaneo, può rappresentare un rischio aggiuntivo nei soggetti ipertesi.
L’effetto sinergico di questi cambiamenti aumenta il carico di lavoro del cuore, mettendo sotto stress l’apparato cardiovascolare anche nei giovani e negli individui apparentemente sani.
Principali ingredienti e rischi associati
I rischi derivano principalmente dalla caffeina, ma non solo. Negli energy drink troviamo:
- Caffeina: in dosi elevate, può provocare aritmie, ipertensione e, nei casi più gravi, arresto cardiaco. L’assunzione di oltre 400 mg al giorno (circa quattro lattine) è già considerata pericolosa per la maggior parte degli adulti.
- Zuccheri raffinati: molti energy drink contengono quantità molto elevate di zucchero, superiore ai limiti giornalieri consigliati. Un eccesso di zuccheri favorisce lo sviluppo di diabete, obesità e sindrome metabolica, tutti fattori che aggravano il rischio cardiovascolare.
- Taurina e altri additivi: la taurina è un amminoacido naturalmente presente nel corpo e in alcuni alimenti. Nei drink energetici viene spesso usata per i suoi possibili effetti stimolanti. La combinazione ad alte dosi di taurina e caffeina però non è stata completamente studiata e potrebbe comportare rischi aggiuntivi.
Alcuni energy drink includono inoltre estratti di erbe, vitamine del gruppo B e altre sostanze che, in sinergia con la caffeina, possono amplificare gli effetti indesiderati, soprattutto in caso di consumo eccessivo o di associazione con farmaci.
Effetti immediati in sintesi
- Aumento transitorio della pressione sanguigna
- Maggiore frequenza cardiaca
- Prolungamento dell’intervallo QT sull’elettrocardiogramma
- Possibile comparsa di aritmie anche in individui sani
Questi effetti sono generalmente più pronunciati entro le prime quattro ore dall’assunzione, ma in soggetti sensibili o con fattori di rischio possono persistere più a lungo e innescare complicanze gravi. Il rischio aumenta significativamente se l’assunzione è ripetuta più volte nel corso della giornata o se viene combinata con alcol, altre sostanze stimolanti o farmaci che interagiscono con la funzione cardiaca.
Consigli degli esperti e indicazioni mediche
Le società scientifiche e i cardiologi consigliano di limitare al massimo il consumo di energy drink, soprattutto per le persone con patologie cardiovascolari note, adolescenti, donne in gravidanza, persone ipertese o con familiarità per aritmie. In ogni caso, è opportuno non superare la dose giornaliera di caffeina raccomandata e leggere attentamente le etichette prima dell’assunzione.
Alcuni segnali di allarme che richiedono attenzione dopo aver bevuto energy drink comprendono:
- Palpitazioni irregolari o forti
- Dolore al petto
- Vertigini e senso di svenimento
- Stato di agitazione eccessivo o ansia improvvisa
Questi sintomi, se persistenti, vanno riferiti tempestivamente al medico o al pronto soccorso.
Focus su adolescenti e giovani adulti
In Italia e in molti paesi, l’uso di energy drink è molto diffuso tra giovani e sportivi. Tuttavia, la combinazione frequente di caffeina e zuccheri rappresenta un fattore di rischio soprattutto nei soggetti predisposti a arresto cardiaco improvviso o con preesistenti canalopatie (disfunzioni dei canali ionici cardiaci).
Un consumo eccessivo in età giovanile può inoltre favorire lo sviluppo di cattive abitudini alimentari e una maggiore propensione a stili di vita non salutari, potenzialmente dannosi a lungo termine anche per la salute del cuore e dell’intero organismo.
In conclusione, gli effetti immediati sul cuore dopo l’assunzione di energy drink sono ben documentati e comprendono aumento della frequenza e della pressione cardiaca, alterazione degli intervalli elettrocardiografici e rischio di aritmie. La scelta più prudente, soprattutto per chi ha familiarità con problemi cardiaci, è quella di evitare o limitare severamente questo tipo di bevande e di prediligere alternative più salutari per il supporto energetico nel quotidiano.