Quanto costa davvero far pulire casa da un’impresa? Ecco i prezzi attuali per non farti fregare

Affidare la pulizia della casa a un’impresa specializzata è una pratica sempre più diffusa in Italia, soprattutto nelle grandi città, grazie alla necessità di garantire un’igiene profonda e regolare senza dover investire tempo ed energie personali. Tuttavia, uno degli aspetti più delicati da valutare resta il costo reale del servizio, che varia sensibilmente a seconda di molteplici fattori. Comprendere esattamente quanto costa far pulire casa da un’impresa è fondamentale non solo per evitare spese eccessive ma anche per sapersi difendere da preventivi poco trasparenti o sovrapprezzi ingiustificati.

Tariffe orarie: fasce di prezzo città per città

Il primo dato a cui fare riferimento è il costo orario medio richiesto dalle imprese di pulizie, che nel 2025 si attesta generalmente tra i 10 e i 15 euro l’ora, secondo le rilevazioni più aggiornate. La tariffa varia notevolmente in base alla città e alla zona di intervento. Ad esempio, nelle grandi metropoli come Milano, il prezzo per pulizie standard parte da 12 euro/ora e può arrivare fino a 18 euro/ora per zone centrali o per servizi dettagliati. A Roma solitamente si va dai 10 ai 12 euro/ora, ma possono essere richieste cifre fino a 17 euro per interventi complessi o rapidi. Diversa la situazione a Torino, dove il range mediamente riscontrato è tra 15 e 18 euro l’ora, a seconda della tipologia d’immobile e delle condizioni d’accesso. Nel sud, a Palermo, la tariffa scende e resta tra 10 e 15 euro/ora, mentre a Genova si colloca tra i 13 e i 16 euro l’ora. Altre città come Napoli, Bologna, Firenze e Venezia presentano prezzi che oscillano tra i 10 e i 17 euro l’ora{1}{3}{5}.

Le differenze territoriali sono imputabili a diversi fattori: costo della vita locale, difficoltà logistiche (come ZTL o problemi di parcheggio), domanda di mercato e presenza di imprese concorrenti. Da rilevare come il prezzo base riguardi quasi sempre il servizio di pulizia ordinaria. Quando si passa ad attività straordinarie, la tariffa può crescere sensibilmente.

Variabili che incidono sul costo finale

Il prezzo praticato da un’impresa di pulizie non si riduce solo alla tariffa oraria. Diversi elementi concorrono a definire il preventivo finale:

  • Dimensione della casa: una piccola abitazione (ad es. 70 mq) può richiedere una spesa tra 30 e 35 euro per un servizio base, mentre per case più estese la cifra totale può facilmente arrivare a 40-45 euro e oltre.
  • Livello di sporco e condizioni generali: se l’immobile non viene pulito regolarmente, la presenza di sporco ostinato, polvere, macchie difficili o residui di animali domestici può far lievitare i costi.
  • Tipologia di intervento: oltre alla pulizia standard, lavori particolarmente impegnativi — come sanificazione, pulizia post-ristrutturazione o dopo eventi privati — comportano una maggiorazione della tariffa oraria o l’applicazione di costi a forfait.
  • Frequenza: un abbonamento settimanale o mensile consente quasi sempre di ottenere uno sconto sul prezzo del singolo intervento.
  • Materiali e macchinari: l’impresa può applicare un sovrapprezzo se occorre l’uso di attrezzature particolari o detergenti specifici, oppure se questi ultimi devono essere forniti dal cliente.
  • Orario del servizio: interventi in orari serali, festivi o durante il weekend possono comportare un supplemento.

Richiedere sempre un preventivo dettagliato e confrontare più offerte resta la strategia migliore per assicurarsi un prezzo giusto, evitando brutte sorprese o il rischio di spendere più del dovuto{2}{1}.

Quali servizi sono inclusi nel prezzo base?

Il servizio base di un’impresa di pulizie solitamente prevede:

  • Lavaggio e sanificazione dei pavimenti
  • Spolvero e pulizia delle superfici
  • Pulizia di bagno e cucina
  • Vuotatura dei cestini
  • Sistemazione generale degli ambienti

L’inclusione di servizi aggiuntivi — come pulizia di vetri, balconi, tapparelle, frigoriferi, forni, tende o lampadari — può far lievitare notevolmente il prezzo. In taluni casi, come dopo una ristrutturazione o per pulizie approfondite, le imprese propongono tariffe a forfait, indicate sul preventivo. È sempre consigliabile chiarire nel dettaglio cosa è incluso nel prezzo e cosa invece viene quotato come extra.

Consigli pratici: scegliere bene senza farsi fregare

Per non incorrere in sorprese è fondamentale:

  • Richiedere sempre almeno due o tre preventivi e confrontarne il dettaglio dei servizi inclusi.
  • Diffidare delle offerte “troppo basse”, spesso indice di poca serietà, risparmio sulla qualità dei materiali o personale non regolarmente assunto.
  • Preferire imprese dotate di regolare partita IVA, assicurazione contro i danni e referenze verificabili.
  • Leggere recensioni e commenti online per farsi un’idea della serietà e affidabilità.
  • Verificare se il preventivo include IVA, spese di trasferta e materiali.

L’attenzione a questi aspetti non solo consente di risparmiare, ma garantisce che il lavoro venga svolto da personale professionale e nel pieno rispetto delle normative vigenti. In casi di grande incertezza, ci si può rivolgere direttamente alle associazioni di categoria o consultare portali specializzati in pulizia professionale.

Le tariffe sono regolate?

In Italia, le tariffe delle imprese di pulizie non sono fissate da regolamenti nazionali, ma sono il risultato del mercato. Tuttavia, questo settore è soggetto a controlli e standard di qualità che tutelano sia i clienti che i lavoratori. Pur non essendo impossibile trovare chi “lavora in nero”, la crescente sensibilità sul tema della sicurezza e della regolarità contrattuale ha portato a un generale innalzamento della qualità media — e dei controlli ispettivi.

Il costo va dunque valutato nel quadro di un investimento sulla salute, sulla serenità domestica e sul tempo libero ricavato affidandosi a mani esperte. Nella scelta, ricordarsi che il servizio professionale non è un lusso, ma una risorsa preziosa per vivere meglio e senza pensieri.

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