Il Bonus Renzi, ora formalmente conosciuto come trattamento integrativo Irpef, resta confermato anche per il 2025 e rappresenta una misura di sostegno economico importante per diverse categorie di lavoratori. Il beneficio viene erogato direttamente in busta paga, raggiungendo fino a 1.200 euro annui per ciascun avente diritto. L’importo effettivo dipende dal reddito lordo annuale, che non deve superare i 28.000 euro, e dalle detrazioni fiscali spettanti. La struttura e i requisiti del bonus sono stati aggiornati negli ultimi anni, ma le categorie di beneficiari rimangono in gran parte le stesse, con alcune importanti esclusioni.
Chi può ricevere il bonus nel 2025
Nel 2025 sono ammesse al trattamento integrativo diverse tipologie di lavoratori che presentino specifiche caratteristiche reddituali. L’erogazione mensile non richiede una domanda formale: il beneficio viene applicato direttamente dal datore di lavoro a chi risulta idoneo a seguito delle verifiche sulle condizioni reddituali. Di seguito le principali categorie di beneficiari:
- Lavoratori dipendenti, ovvero coloro che percepiscono retribuzione regolare da un datore di lavoro pubblico o privato.
- Soci lavoratori di cooperative, cioè chi svolge attività lavorativa all’interno di una cooperativa e percepisce reddito assimilato al lavoro dipendente.
- Lavoratori in cassa integrazione: includendo CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, assegno ordinario e assegno di solidarietà.
- Collaboratori con contratto a progetto o co.co.co, ossia quei rapporti di collaborazione continuativa regolati da norme specifiche.
- Stagisti e tirocinanti, se il compenso percepito rientra nei limiti dei redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente.
- Chi riceve una borsa di studio, un assegno o un premio per studio riconducibile alla disciplina fiscale dei redditi assimilati.
- Lavoratori socialmente utili, impiegati in progetti di utilità pubblica.
- Sacerdoti che ricevono retribuzioni assimilate a quelle di lavoro dipendente.
- Disoccupati in regime di indennità NASpI, ovvero coloro che percepiscono l’indennità di disoccupazione dell’INPS.
- Disoccupati in regime DIS-COLL, ovvero chi riceve la disoccupazione specifica per collaboratori.
- Disoccupati agricoli, che percepiscono l’indennità specifica del settore.
- Lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio e lavoratori in congedo di paternità.
- Alcuni amministratori comunali, revisori di società e addetti della pubblica amministrazione, ove il reddito percepito sia assimilato a quello dei dipendenti.
L’inclusione di queste fasce di lavoratori amplia sensibilmente la platea degli aventi diritto, andando oltre la categoria tradizionale dei dipendenti e includendo soggetti che percepiscono redditi assimilati o indennità specifiche.
Per approfondire la classificazione dei redditi da lavoro dipendente, consultare la voce di Wikipedia dedicata.
Condizioni reddituali e calcolo dell’importo
Il bonus Renzi 2025 è subordinato a precisi limiti reddituali. In particolare, ai lavoratori con reddito imponibile tra 8.500 e 15.000 euro spetta l’importo pieno di 1.200 euro annui, pari a 100 euro mensili. Per chi possiede un reddito imponibile tra 15.000 e 28.000 euro, il bonus viene riconosciuto in maniera proporzionale, sulla base della differenza positiva tra le detrazioni d’imposta spettanti e l’imposta lorda dovuta. Ad esempio, se le detrazioni superano l’Irpef da pagare, il lavoratore percepisce la quota di bonus corrispondente a tale eccedenza, fino al limite massimo annuo stabilito.
Resta escluso il trattamento per chi possiede redditi inferiori a 8.500 euro. In questa fascia opera la no tax area, ovvero la condizione in cui il percettore non è tenuto al versamento dell’Irpef e pertanto non può beneficiare del bonus, secondo le norme in vigore dal 2022. Altro elemento determinante per il calcolo dell’importo riguarda la dichiarazione dei redditi: le detrazioni influenzano direttamente la cifra spettante, che può anche essere inferiore rispetto al tetto massimo.
Beneficiari esclusi e casi particolari
Nonostante l’ampiezza della platea, esistono precise categorie escluse dal beneficio. Non possono accedere al bonus Renzi:
- Pensionati, indipendentemente dal tipo di pensione percepita.
- Lavoratori autonomi e professionisti, che generano reddito tramite partita IVA o attività indipendente.
- Chi non raggiunge i requisiti minimi di reddito, ossia coloro che si collocano nella no tax area (reddito inferiore agli 8.500 euro).
Restano esclusi dal trattamento anche coloro che percepiscono redditi diversi non assimilabili a lavoro dipendente oppure chi non presenta le detrazioni sufficienti a superare la soglia di Irpef dovuta, secondo le regole di calcolo introdotte negli ultimi anni. Il bonus, inoltre, non è riconosciuto ai lavoratori con rapporti di lavoro autonomo occasionale, né a chi svolge attività commerciale o industriale senza contratto da dipendente.
Novità e conferme nella normativa 2025
Il trattamento integrativo Irpef nel 2025, in continuità con le misure varate negli anni precedenti, mantiene l’impianto generale già previsto dalla manovra finanziaria del 2022 e 2023. Le soglie e i criteri di ammissione sono rimasti invariati, come confermato dalla Legge di Bilancio: l’importo massimo è di 1.200 euro annui, e la platea dei beneficiari include tutti i lavoratori dipendenti e assimilati con redditi fino a 28.000 euro.
Non è necessario presentare una richiesta formale, poiché il bonus viene gestito direttamente dal datore di lavoro, che effettua i calcoli del caso sulla base della retribuzione e delle detrazioni fiscali rilevabili dalla dichiarazione dei redditi.
Impatto sociale e fiscale
Il bonus Renzi rappresenta un intervento di welfare fiscale di rilievo. L’obiettivo è sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti e assimilati che si trovano nelle fasce di reddito più basse, favorendo la redistribuzione della ricchezza e alleggerendo la pressione fiscale.
L’impatto finanziario sul bilancio dello Stato è stato oggetto di discussione nelle recenti manovre economiche, ma la conferma della misura per il 2025 testimonia la volontà di proseguire su questa linea di sostegno, nonostante alcune critiche e proposte di riforma. Per ulteriori dettagli sulla misura, la voce IRPEF su Wikipedia approfondisce il quadro normativo e fiscale di riferimento.
Nel panorama delle agevolazioni fiscali, il bonus Renzi resta una delle soluzioni più rilevanti per lavoratori e famiglie con redditi medi e bassi, contribuendo a sostenere la domanda interna e la crescita economica. Gli aggiornamenti annuali assicurano che il beneficio resti adeguato alle necessità del contesto economico e del mercato del lavoro, mantenendo attenzione alle fasce di cittadini maggiormente esposte a fragilità economica.
Chi rientra nei requisiti illustrati potrà contare sul trattamento integrativo anche nel 2025, secondo le modalità e gli importi presenti nei provvedimenti ufficiali. Il beneficio resta, quindi, un tassello fondamentale del sistema fiscale italiano, capace di fornire un sostegno concreto e misurabile nella busta paga mensile di milioni di lavoratori.